Donne e sport. Due termini che, a causa di un luogo comune legato soprattutto al mondo del calcio, non sono pronunciati insieme con la costanza e l’attenzione che meritano. E’ proprio in quest’ottica che si pronuncia per l’appunto la nuova campagna di bwin chiamata “le donne e lo sport”.
Negli ultimi anni questo fenomeno si sta evolvendo: le appartenenti al gentil sesso diventano sempre più grandi, immense, importanti e leggendarie, soprattutto grazie ai risultati conseguiti nelle diverse discipline sportive.
Io che allo sport ho dedicato tutta la mia adolescenza, non posso far altro che sentirmi, anche se in piccola parte, facente parte di questo mondo, continuando a guardare e a seguire i miei idoli che, come quando ero bambina, continuo ad amare e a idolatrare.
Se giocavi a pallavolo dieci anni fa, non potevi che ammirare lei: Francesca Piccinini. Bella, brava, tremendamente brava. Se ai tempi ciò che riuscivo a vedere di lei era l’appartenenza ad uno dei Club più titolati d’Italia e i capelli biondi perfettamente lisci, oggi la guardo con un’altra consapevolezza, apprezzandola per le ulteriori numerose attività che l’hanno vista protagonista.
Passando dai calendari (sono sicura che la ricorderete statuaria per Men’s Health nel 2004) e ai vari spot televisivi, sono due i fattori che più mi hanno colpito, per motivi diversi.
L’impegno nel sociale di uno sportivo è sì comune ma mai scontato: Francesca ha iniziato molti anni fa e nel 2013, l’abbiamo vista protagonista della campagna del Comune di Modena chiamata “Lo sport contro la violenza sulle donne”.
Il mio lato fashion, invece, l’ha apprezzata notevolmente quest’anno, quando è stata scelta come testimonial per Liu Jo, sponsor ufficiale per la squadra in cui gioca attualmente.
Negli scatti che la ritraggono per la nuova linea Liu Jo Sport, la Piccinini combina il suo animo sensuale e il suo fisico perfetto con un approccio semplice e fresco, rendendo questi fattori gli ingredienti più adatti a degli scatti di questa tipologia.
Sono donne come lei che vengono adorate da noi piccole e grandi giocatrici sognanti e che, soprattutto, perché’ mettendo in risalto il lato sportivo vincente del femminile, onorano la donna in tutti i suoi aspetti.
Sono passati tanti anni ma i miei occhi pieni di ammirazione sono sempre gli stessi.
