Uno dei primi gesti che facciamo quando testiamo una nuova crema è prelevarne una piccola quantità e massaggiarla sul dorso della mano. In quel preciso momento analizziamo la sua texture.

Che cosa stiamo valutando? E perché la texture cosmetica è decisiva nella scelta dei nostri cosmetici?

Texture – Perché è importante?

Alzi la mano chi non si rivede nella scena di massaggiare la crema, con piccoli movimenti circolari del polpastrello? Questo semplice gesto spesso è determinante nel nostro acquisto scavalcando gli ingredienti contenuti, il beauty brand, i claim e le recensioni.

La beauty routine è come un rito, un’esperienza sensoriale che vogliamo sia gratificante in ogni singola parte. Sono i nostri sensi, primo fra tutti il tatto, a farci da personal shopper! 

Il cosmetico deve piacere e di conseguenza la texture del prodotto è il veicolo per la sua efficacia. Quando l’applicazione della crema è confortevole e lascia una bella sensazione, è più facile essere costanti nell’uso e vedere i benefici.

Quante volte è capitato di non usare un prodotto perché lascia sensazione di unto? O viceversa perché sentiamo tirare la pelle? E poi, rifare qualche tentativo prima di abbandonarla sulla mensolina, o in un cassetto, tra sensi di colpa e rimpianto.

Di che cosa parliamo quando parliamo di texture di una crema?

In italiano texture è tradotto con il termine consistenza. In cosmetica aiuta a rispondere a domande come: cosa sentiamo sotto le dita? Quanto ci mette ad asciugarsi? Che sensazione lascia dopo l’applicazione?

Nei laboratori quindi si pone particolare attenzione alla texture cosmetica durante la formulazione del prodotto. Tra l’avanzare delle tecnologie e la grande scelta di materie prime infatti, si possono creare texture diverse per consistenza, appiccicosità, omogeneità, spandibilità e scorrevolezza.

Tipologie di texture

Quali sono i tipi di texture che incontriamo più spesso in cosmesi? Vediamole qui insieme:

Jelly – più liquida della gelatina di fragole ma più leggera di un gel.  È una texture “giocosa” usata spesso per prodotti a risciacquo o make-up, come illuminanti ed ombretti. A contatto con la pelle si fonde in maniera istantanea e la stesura è facile e veloce.

Transforming – pensiamo ai cleansing balm che a contatto con la pelle fondono in un latte denso, o ai fondotinta creme-to-powder di moda qualche anno fa. Queste texture sono pensate per aggiungere un elemento di sorpresa oltre che funzionale, vanno quindi a toccare un ulteriore aspetto emozionale.

Watery – è la texture cosmetica caratteristica di prodotti leggeri e freschi. Le watery cream scorrono sulla pelle come velluto, hanno una certa consistenza, ma si assorbono subito senza lasciare residui sulla pelle. Regalano alla pelle la morbidezza di una pesca.

Creamy – qui ci troviamo davanti a texture ricche, composte da ingredienti densi e corposi. I prodotti così formulati vanno scaldati e massaggiati con delicatezza, trasmettendo sensazioni di comfort e coccole.

Silky – la texture tipica dei fluidi e delle creme che alla vista sono lucide e al tatto risultano morbide ed incredibilmente scorrevoli. Sono delicate e fresche, come seta sulla pelle.

A seconda di diversi fattori come la stagione, l’umore, la zona di applicazione del cosmetico scegliamo un prodotto con una determinata consistenza piuttosto che un’altra. Le texture cosmetiche spesse e dense sono preferite soprattutto in inverno, da chi ha la pelle secca o ama massaggiare il prodotto. Le creme leggere, fluide, invece sono favorite da chi ha fretta, o da quelle persone che non amano percepire il cosmetico sulla pelle dopo la sua applicazione.

Siamo partite da un piccolo gesto, che facciamo in modo quasi spontaneo e si è aperto un mondo! Avete mai fatto caso alle texture delle creme che scegliete? Quale preferite di solito?

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